Cosucce Psicotrope

YOU CAN'T THINK OF DYING WHEN THE BOTTLE'S YOUR BEST FRIEND

martedì, febbraio 13, 2007

La Schiumetta Del Cappuccino

Io la mattina mi sveglio con i coglioni girati. E' una cosa normale...è sempre stato così e lo sarà sempre. Per gli stessi motivi che mi accumunano a milioni di altri esseri umani costretti ad alzarsi presto alla mattina.
Il martedì no, però. Al martedì sto a letto perchè c'ho il turno pomeridiano.
Si, sto a letto, dormo fino a mezzogiorno, senza rimorsi o sussulti di coscienza. Non me ne frega di un cazzo; io il martedì dormo ad oltranza e NULLA può farmi desistere, non un telefono che squilla, non un campanello che suona, non le grida strazianti di un pedone investito da un'auto nella statale sotto casa. Che poi dormire è un'ottima cosa: è l'unico momento della giornata in cui non facciamo danni. Ecco, si, non fate danni cazzo! dormite!!

Se poi, per qualche motivo, questo martedì ci fosse un cambio di programma e mi toccasse andare al lavoro la mattina figuratevi il giramento di coglioni a che livelli possa arrivare.

Io non lo sapevo che il solito baretto dove faccio colazione, il martedì è chiuso. Devo puntare su quello vicino, proprio a lato. Che cazzo ci fanno due baretti attaccati? Fatto sta che non c'ho mai messo piede, io sono affezionato all'altro.
E infatti mi fa schifo. Sparano musica del cazzo a tutto volume alle sette di mattina, poster del Milan ovunque e dietro al bancone non c'è la rassicurante specchiera ornata con le care bottiglie di Stock 84 e BiancoSarti. C'è un plotone di Bacardi Brizer e altre amenità simili. Che se ne vadano affanculo, cazzo quanto mi frullano i coglioni.
Addento una briosc al cioccolato e ordino un cappuccino.
Pongo fine all'esistenza della briosc dopo una settimana di onorata esistenza su questa terra...e infatti è fredda, dura e la cioccolata sembra merda di cane.
La ragazza dietro al banco mescolava il latte per fare la schiumetta del cappuccino.
D'aspetto a dir poco insignificante, mi porge il cappuccino e, con un sorriso altrettanto insignificante quanto affettato, mi chiede: "Come va?".
Alzando un sopracciglio, credo di averle risposto con un grugnito o qualcosa di simile ad uno "sgrngnff"...(cristoiddio quanto mi giravano i coglioni....). Accortasi del'errore, l'insignificante creatura cerca di rimediare con un:
<"è troppo caldo? vuoi del latte freddo?".>
<"devo ancora assaggiarlo">(da leggersi lentamente e con tono di voce gravissimo).
Naturalmente il fottuto cappuccino è più caldo della fica di sua madre e, cristodiundio, la schiumetta ha fatto le bollicine.
CAZZO LA SCHIUMETTA DEL CAPPUCCINO NON DEVE FARE LE BOLLICINE!!! QUESTO E' TROPPO!!!!!

Stringere in mano brani della sua carotide è un piacere dei miei polpastrelli; il suono del cranio che si frantuma nel freddo alluminio di un lavello mi fa pensare che forse oggi sarà una buona giornata. La puttanella ha schizzato il suo schifoso viscido liquame dappertutto, insozzando pure la faccia di culo di Kakà appeso al muro di fronte...tanto non ha un cazzo da esultare nemmeno lui...Sento grida provenire dal retro e forse è ora che mi sbrighi. Posso prendere il pentolino del latte, sbatterlo un po' sul banco e infilarci dentro la cannetta del vapore. La schiumetta del cappuccino deve assomigliare ad una calotta ghiacciata galleggiante in un oceano di caffellatte.

La schiumetta del cappuccino non deve fare le bollicine.


Post dedicato a Charles Bukowski(1920-1994), scrittore.
Ciao Hank.