Cosucce Psicotrope

YOU CAN'T THINK OF DYING WHEN THE BOTTLE'S YOUR BEST FRIEND

martedì, luglio 18, 2006

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Grazie a 'sto sitarello ho scoperto che io e Ian Curtis siamo nati nello stesso giorno.
Interessante, nevvero?
Tuttavia, in quel caldo 15 luglio, in vetta alle classifiche, c'erano John Travolta, Olivia Newton John e i Bee Gees.
Esattamente vent'otto anni dopo c'è Lily Allen.
Ora, Ian Curtis a parte.....la domanda mi sorge spontanea.....

CHE SIA IL 15 LUGLIO DI OGNI TEMPO UN GIORNO DI MERDA?

PS: a onor del vero, però, il 15 luglio c.m. ho scoperto gli Amusement Parks On Fire. E ciò è bene.
Un'altro compleanno a guardarmi le scarpe.
BENE.

sabato, luglio 15, 2006

Mi Do Al Dark


Sarà che da almeno un quattro anni il 15 di luglio non è più tanto un giorno di festa per me...
Sarà che "ventotto" sono OGGETTIVAMENTE un po' tantini...
Sarà che la serata la volevo passare con altre persone ed in altre situazioni...
Sarà che come ogni estate il colorito della mia pelle si aggira verso il bianco cadavere ed il verdino malattia...
Sarà che sono malaticcio...
Sarà che la TRACHEITE non sapevo nemmeno cosa fosse...
Sarà che non me ne frega un cazzo e stasera mi sono fumato un pacchetto di Camel...

Insomma.....MI DO AL DARK...

Perchè, vuoi mettere la soddisfazione di essere depresso in estate?
Perchè, vuoi mettere guidare di notte per strade di campagna con Sioxsie che ti sussurra "my night shift....sister..."?
Perchè, vuoi mettere rimanere in camera tua, luce bianca al neon, con fuori una splendida giornata estiva, ad ascoltarti (a volume basso) i Clan of Xymox?
Perchè, vuoi mettere l'arrivo di una telefonata da una persona speciale proprio quando Ian Curtis grida "It was me/ Waiting for me /Hoping for something more"?

Vuoi mettere?

PS: e comunque oggi è proprio il mio compleanno.

martedì, luglio 11, 2006

Goodbye Madcap!!


La notizia mi è arrivata via sms da un caro amico, pochi minuti fa, la disgrazia invece pare abbia almeno un paio di giorni.
E' morto Roger Barrett, forse l'ultimo dei grandi miti della musica pop di tutti i tempi. Lui, che mito non lo volle mai essere, ma che con la sua musica ha cambiato la vita di schiere di persone...da almeno tre generazioni.
Quello che oggi milioni di persone in tutto il mondo piangono era una persona sola e malata (era diabetico da molti anni), una persona che ha conosciuto il disagio mentale, causa di atroci sofferenze.
Syd invece no, lui ci aveva lasciato molti anni fa...almeno trentacinque. (Il suo ultimo disco, "Barrett", è del 1971).
E' dificile per me descrivere quello che sto provando.
Un misto di dolore, malinconia, pietà...è come se mi fosse venuto a mancare uno di famiglia...il cugino un po' strano che veniva a trovarti quando eri piccolo, poi scompariva per lungo tempo...ma poi tornava sempre...con nuove storie...
Addio Cappellaio Pazzo, ti piangono tutti i cuori teneri e gli artisti.
Addio Diamante Pazzo.

giovedì, luglio 06, 2006

Remember When You Were Young?


Avrò avuto al massimo tredici anni in quell'estate.
Negli interminabili pomeriggi estivi della mia infanzia solevo prendere la bibicletta per andare dai nonni, fuori dal paese, in campagna.
Prima ancora di salutarli, correvo di sopra, in camera della zia e vedere se c'erano delle novità.
Giunto lì mi si schiudeva puntualmente un mondo strano, diverso, eccitante.
Fumetti diversi dai soliti "topolini", musica sconosciuta, che non sentivo di certo per televisione, poster inquietanti...come quella spiaggia all'imbrunire con migliaia di letti, e quel tizio con un aggeggio in mano...una scritta... Pink Floyd, Modena, luglio 1987...
Li ho scoperti così'...guardando quel poster e leggendo lo storico libro di traduzioni dell'Arcana. Ricordo come il faccione di Syd Barrett mi provocava sentimenti stranianti e indefiniti...
Un giorno presi a caso una cassetta e la misi nel walk-man.
Era il secondo disco di Ummagumma. (Il primo disco invece lo apprezzai qualche anno dopo, in tutt'altro frangente...)
Chi lo conosce sa bene come inizi. Mi fa ancora un certo efffetto.
Ma non ero spaventato. Ero come ipnotizzato.
Canottiera, calzoncini e sandali che corrono fuori, sotto il solleone verso il campo. Le cuffie sempre troppo larghe che mi cadono, sempre troppo strette che mi pizzicano le orecchie.
Il campo del nonno era praticamente un giardino. Accanto alle piante di pomodori e melanzane e alla vigna, splendidi alberi da frutta su cui arrampicarsi ed in fondo uno sterminato campo di granturco dove rifuggiarsi e perdersi con la fantasia.
Mia nonna mi guardava scuotendo la testa e ridendo del suo nipote "strano", nonno invece non mi degnava di uno sguardo, impegnato com'era dal suo lavoro.
Quegli strani suoni mi affascinavano ed ero come inebriato da quello che sentivo assieme agli odori della campagna. Mi piaceva guardare il sole che filtrava dai rami del ciliegio o dalle foglie di granturco, disteso a terra. Adoravo affondare i piedi nudi nella fanghiglia lasciata dai solchi del trattore.
Un pezzetto della mia pre-adolescenza, arrampicato su un albero ad ascoltare uno dei dischi più drogati che mente umana abbia mai concepito.
Quindici anni dopo quel campo non c'è più. C'è solo un grande prato lasciato un po' a se stesso.
Nonno Gino se n'è andato da un bel po' nelle grandi praterie (come direbbe il nostro comune eroe), nonna Ginevra è troppo acciaccata per alzarsi dalla sua sedia in cucina e nemmeno zia Stefy riesce più a stupirmi.
Ma il secondo disco di Ummagumma è rimasto. Forse mi suona un po' diverso. Decisamente, io sono diverso.
In questi giorni di caldo soffocante l'ho rifatto. Sono tornato sotto al ciliegio con i Pink Floyd in cuffia. Nessuna lacrima....molti sorrisi....consapevole che tutto ha un senso....anche il tempo che implacabile scorre...

In the lazy water meadow
I lay me down
All around me golden sunflakes
Settle on the ground
Basking in the sunshine
Of a by-gone afternoon
Bringing sounds of yesterday
Into this city room

sognate un po'......qui.