Cosucce Psicotrope

YOU CAN'T THINK OF DYING WHEN THE BOTTLE'S YOUR BEST FRIEND

sabato, dicembre 30, 2006

Un Natale Così Così

Confessiamolo. I regali ci piace riceverli. Ma ci piace anche farceli.
Avendo passato vigilia, Natale e santo Stefano sotto le coperte con l'influenza, ieri mi sono deciso e sono partito famelico verso da city a caccia di ghiotte occasioni per fottermi la tredicesima.
Questi i risultati.


TOOL "10000 DAYS"
Finalmente ho messo le mani sull'ultimo tanto atteso album dei Tool. La prima cosa che salta agli occhi è l'artwork più tamarro della storia. Hanno superato perfino i Twisted Sister. Però qui finiscono le note positive. Secondo me questo è un disco mediocre. Perlomeno per i loro standard. Per carità, suonato divinamente, suoni perfetti, costruzioni musicali geniali. Manca un particolare. Le canzoni!! Se le sono perse per strada...non c'è un ritornello memorabile, una strofa che si lasci ricordare...insomma manca la "The Patient" di turno, per chi sa di cosa sto parlando. Il buon Maynard, poi...semplicemente si rifiuta di cantare!
Di solito un disco dei Tool te lo continui ad ascoltare ininterrottamente per cinque anni. Questo, dopo il terzo ascolto mi ha già rotto i coglioni.
Euro 24.


TOM WAITS "ORPHANS"
Vabbeh che è Tom Waits. Vabbeh che Tom waits può fare quello che vuole. Ma anche Tom Waits può pisciare fuori dal boccale, a volte. Si, perchè un triplo di outtakes e cosucce varie può sfibrare chiunque.
Al momento sono arrivato a tre quarti del primo ciddì, dovrei riuscire ad ascoltare l'opera completa prima di Pasqua. E poi per quel prezzo il signor Waits (che è Dio) poteva anche metterci un libretto degno di sto nome!
Euro 32.


PHILIPS "QC5010"
Un tagliabarba non l'ho mai posseduto. Semplicemente, o mi sbarbo completamente o la lascio fluire alla nazarena. Poi un bel giorno ho cominciato ad andare dal barbiere a farmela rifilare. Avete mai provato? E' un'estasi. A parte il conto finale.
L'ultimo arrivato in casa Philips è un prodigio: comodissimo da usare, la lama si può regolare alla lunghezza desiderata, permettendo qualsiasi prodigio pilifero ad ornare la tua faccia da culo.
Facile da pulire.
Euro 25.


Un Natale così così.

Mi auguro (e vi auguro) che il 2007 sia migliore. E di fare come i Saxon. Loro hanno costruito la loro città sul Rock'nRoll.


martedì, dicembre 19, 2006

Ma Quanto Indi Sono??

Mai, e dico mai, mi era passato per l'anticamera del cervello di compilare la lista dei migiori dischi dell'anno. Roba da indi, dicevo. Ma siccome questo per me è stato l'anno indi per eccellenza, mi sono messo di buzzo buono e l'ho fatta. Il bello è che è fasulla!!

(il mio amico Max, che è l'indi più indi che c'è perchè suona la chitarra con il gruppo indi migliore della storia, ha cercato di dissuadermi in questo modo: click!)


10. MOTORPSYCHO "Black Hole/Black Canvas"

Il ritorno dei Motorpsycho dopo qualche anno di silenzio e la dipartita dello storico batterista. Forse il loro album meno interessante, per la prima volta i Motorspycho non portano avanti il loro "trip", ma fanno un passo indietro, guardando al capolavoro "Trust Us". Tuttavia NESSUNO oggi come loro sa suonare il rock. Il vero Rock. Miglior concerto dell'anno.

9. ONEIDA "Happy New Year"

Lontani anni luce dalle mazzate psych-garage di "Each One Teach One", i tre (adesso quattro) ragazzotti di NY sfornano la loro pagnotta più drogata, summa del folk acido e deviato post '60 e della disumanizzazione krauta. Ti lascia stranito. The real Cosuccia Psicotropa!

8. THE LUCKSMITHS "Warmer Corners"

Per me, la vera sorpresa dell'anno. Non avrei mai creduto, un giorno di riuscire a farmi piacere un disco intero di gioioso indi pop. Melodie perfette, ritornelli memorabili, arrangiamenti deliziosi. Se un giorno dovrò spiegare a mio nipote cos'era l'indipop, gli farò ascotare questo disco e il mood che diffonde.I Belle & Sebastian gli fanno una pippa. (ai Lucksmiths, non a mio nipote). Scoperti via Ele, naturalmente.

7. THE BELLRAYS "Have A Little Faith"

Maximum rock'n'soul. Gli Mc5 che si rollano una canna con Tina Turner. Gli anni 70 non sono mai finiti!

6. THE CHURCH "Uninvited Like The Clouds"

Quando la classe non è acqua. Dopo 25 anni di carriera, i Church riescono ancora a scrivere capolavori del genere. Un grandissimo disco pop. Un grandissimo disco psichedelico.

5. THE ORGAN "Grab That Gun"

Bello come tutte le cose belle che se ne vanno. RIP.
Forse il sound perfetto? Joy Division meets Smiths...forse. Sicuramente ancora più derivative degli Interpol e Editors, ma più genuine e più di cuore. Addio.


5bis. MARIO BORGHEZIO "s/t"

Non lo conoscevo, me l'ha passato Accento Svedese. Dice che si sono divertiti un sacco durante le ronde tra un piatto di polenta con senegalese in umido e un disco dei Toto. Bella l'edizione limitata con in omaggio una pratica bottiglietta di liquido infiammabile e il Mein Kampf in dialetto piemontese.

4. VINICIO CAPOSSELA "Ovunque proteggi"

Credevo che dopo le canzoni a manovella, il buon Vinicio si sarebbe dovuto fermare. E invece è andato molto oltre. Un viaggio allucinante tra paranoie religiose, gladiatori, teste di porco e drammatici naufragi. Miglior disco italiano "non underground" degli ultimi dieci anni.

3. AGALLOCH "Ashes Agains The Grain"

Mostri. Gli Agalloch sono riusciti a trasportare il "post-tutto" degli Isis e la depressione gotica dei Katatonia nelle terre gelate del black. Più il folk. Più il metal.
Serve altro?

2. CARLA BOZULICH "Evangelista"

Come commentava il sempre ottimo Mark "2ound" Zondadeath: "Non e' musica. Probabilmente e' autoanalisi." Appunto. Ecco perchè ci piace.
E continua: "La gente dovrebbe divertirsi, non fare l'aguzzino sul divertimento degli altri". Si, certo. Fa di me quello che vuoi, Carla.
Constellation. Mike Moya. Detto tutto.

2 ex aequo. THE PIPETTES "We Are The Pipettes"

Incredibili. Fresche, solari, irresistibili. In una parola: POP. Il disco resiste anche dopo mesi di ascolti paranoici. Merito loro e dei loro musicisti, una VERA bend. Vuoi vedere che riusciranno a spiazzarci nel futuro?
Dal vivo sono DEVASTANTI. C'ho quasi limonato. (duro). (con una a caso).
Questo blog è diventato praticamente un loro fans site. Maledette.

1. COSUCCEPSICOTROPE.blogspot.com

La vera rivelazione nel web di quest'anno. Irresistibile, dissacrante, intenso...sono solo alcuni degli elogi che questo avveneristico blog si è meritato. Ci si può trovare di tutto: metal durissimo, twee svedese, psichedelia spinta, le Pipettes...
In più se sei di sesso femminile e hai un'età compresa tra i 16 e i 22, puoi andarlo a trovare a casa. Ti farà vedere la sua collezione di dischi e poster emo.
Grazie di esistere: internet non è più lo stesso!


FUORI CONCORSO:

SILVIO BERLUSCONI.

Ha perso le elezioni (adesso lo sappiamo: con più di 24mila voti di scarto) e per poco non ci lascia le penne. Adesso è in una clinica negli USA. Insomma: ce lo stiamo levando dai coglioni. (anche se come ci ricorda il solito Furio Colombo, in realtà le cose non stanno così).
GRAZIE SILVIO!


A VOI TUTTI:

BUONE FESTE PSICOTROPE.
DROGATEVI PURE.
MA DROGATEVI DURO!


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martedì, dicembre 12, 2006

C'Ho Quasi Limonato



PS: quello non è sudore. E' Chanel. Numero 5.

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domenica, dicembre 03, 2006

Incendiare Il Piano Padano (e oltre)

La notizia intera la potete trovare qui. In sintesi, il vescovo di Padova si scaglia contro lo shopping domenicale, nel senso di una riappropriazione di "incontro, intimità, riconciliazione degli affetti, “ricostruzione” dei rapporti familiari e amicali sgretolati". Non ci sta il vescovo; nell' opulenza sfrenata di questo "disperato" nordest, egli invita TUTTI a non lasciarci "sedurre da un consumismo che svuota la Domenica e il Natale del loro significato spirituale, ma anche umano e sociale".
Fino all'affondo finale: "il recente Convegno ecclesiale nazionale di Verona ci ha prospettato il coraggio di boicottare lo shopping domenicale. Rilancio questa proposta per cristiani e uomini di buona volontà, forti e liberi."
In rete non ho trovato traccia delle reazioni dei commercianti del centro storico e delle associazioni di categoria, però il Tg regionale del Veneto ha dato ampio spazio alla notizia, intervistando anche i diretti interessati.
Le reazioni di TUTTI gli interpellati sono state di questo tenore: "non accetto questa INGERENZA della Chiesa nel mondo del commercio", oppure "la chiesa si occupi delle anime e non si immischi in fatti che non le competono".
Ho citato a memoria, ma il senso era questo.

Padova. Veneto. Il cattolicissimo Veneto.

Il cattolicissimo Veneto, terra di uomini di buona volontà timorati di Dio, di belle famiglie tradizionali, dell'offerta domenicale alla Messa, operoso e solidale.
Finchè non gli tocchi le tasche, finchè non si metta in dubbio la centralità assoluta degli "schei".
Perchè i preti è giusto che difendano i valori tradizionali, la famiglia innanzi tutto, contro i gay, contro gli immigrati terroristi...ma non toccateci i "schei", perchè altrimenti sono cazzi, i "schei" sono roba seria, non materia da omelia domenicale.

Il Veneto deve bruciare. Deve andarsene definitivamente affanculo. Deve affogare nella sua stessa merda, deve deflagare in un immenso falò, che devasti completamente le sue bùtic in centro, i suoi capannoni sparsi dovunque, le sue BMW, i suoi SUV carichi di mignotte slave poi-a-casa-presto-che-domani-mi-sveglio-alle-sei-devo-portare-il-bimbo-
a-scuola-(privata).
Io lo odio il Veneto. Perchè è la regione più ignorante. Più stupida. Più ricca. Più vuota. Altro che parrochia d'Italia diocan. Qui non c'è più un VALORE sano che sia uno. Siamo tutti fottuti. L'unico valore che c'è, è nelle mie tasche, il resto sono cazzi tuoi. La piscina in giardino l'ho fatta in abuso, tanto fra due anni c'è il condono, fanno 15mila euri, 10mila senza fattura.
Spero che un giorno andiate tutti in fallimento, che i debiti vi sommergano, che vi troviate in mezzo ad una strada a mendicare. Spero che andiate tutti in fallimento. Finanziario, che morale ci siete già andati trent'anni fa porcodio. Voi e i vostri figli, già fottuti anche quelli.

Quarant'otto ore dopo, a Roma si svolgeva la grande manifestazione della Casa delle Libertà.
Pullman da tutta Italia, centinaia di migliaia di persone. I leader in gran spolvero sul palco di Piazza S. Giovanni.
Tutta la manifestazione si può riassumere in questo slogan (visto su moltissimi cartelli e striscioni, ma citazione autentica di Silvio Berlusconi) : LE TASSE SONO UN FURTO/ NON PAGARE E' LEGITTIMA DIFESA.
Cioè una manifestazione di 700mila immondi vermi, la quale unica rivendicazione politica e sociale è quella di NON pagare tasse.
Settecentomila LADRI che tanto le tasse non le pagavano già e che continueranno a non pagarle.
(Evidentemente non c'era fra di loro nessun lavoratore dipendente....)
Da questa misera pagina internet voglio lanciare un appello al governo: "caro governo, tu a questa gente devi togliere anche le mutande, le devi spremere come arance, devi ESIGERE che ti rimborsino fino all'ultima lira. Ed inoltre, caro governo, a questa gente che si lamenta quando trova la fila in pronto soccorso, o imbottigliato nel traffico perchè c'è lo sciopero dei mezzi pubblici, tu devi prenderla a calci nel culo, devi andare lì e dire: PEZZO DI MERDA, SEI UN EVASORE TOTALE, NON TI MERITI NIENTE, VAI A FARTI FOTTERE NEL CULO TU E LA TUA PARTITA IVA.
Adesso qualcuno mi dirà che sto spargendo odio di classe.
Risposta esatta. Io ODIO chiunque abbia parteciapato. E oltre. Odio non è solo disprezzo. E' anche differenziazione TOTALE, essere altro da voi, io non vi parlo, io non vi ascolto, mi fate schifo porcodio, io vi combatterò sempre, eterna sarà la mia avversità nei vostri confronti, in ogni sede,"in ogni istante, ad ogni occhiata in ogni pensiero, ad ogni azione, ma con la mente attiva perchè l'odio rimane".
Ed è anche di classe. Si perchè apparteniamo a due pianeti diversi. Io non arrivo a fine mese. E voi? C'è bisogno di aggiungere altro?

Insomma una piazza in crisi di astinenza dal mondo immaginario di cui il mafioso di Arcore aveva vagheggiato per cinque lunghi anni. Poi sti cialtroni si svegliano e si accorgono che non era vero niente, non ci sono grandi opere, il ponte sullo stretto non si può fare, che le 36 grandi riforme sono difficili persino da ricordare.
Però la croce celtica sotto il S.Francesco in piazza san Giovanni ci stava davvero bene.
Eccheccazzo! Sono giovani! Lasciateli sfogare un po'!

PS: se potete, recuperate l'editoriale di Furio Colombo sull'Unità di oggi, domenica 3 dicembre. Editoriale alla quale nella seconda parte del post, mi sono largamente ispirato.