Cosucce Psicotrope

YOU CAN'T THINK OF DYING WHEN THE BOTTLE'S YOUR BEST FRIEND

mercoledì, agosto 23, 2006

Canguri Psicotropi


Non che io abbia particolari connesioni con l'Australia. Piuchealtro mi vengono in mente gli Ac/Dc.
Sua cugina. Un vecchio amico che è riuscito a farsi sbattere fuori (e da tutto il Commonwealth).
Canguri. Koala. Ed ai Wallabies ho sempre preferito gli All Blacks. Nient'altro.
Eppure gli ultimi noiosissimi giorni li ricorderò come quelli della mia amicizia con il pop australiano.
(Angus perdonami se puoi!).
Quando si parla di pop-rock australiano non si può non parlare dei The Church.
"La Chiesa" è un gruppo attivo addirittura dall'inizio degli anni '80 e in 25 anni di onesto lavoro ci ha tramandato un'impressionante quantità di "robba". Alcune cosucce francamente trascurabili, alcune altre assolutamente irrinunciabili. Sostanzialmente, questi signori, da un quarto di secolo a questa parte stanno cercando di trovare la perfezione pop, seguendo la strada maestra dei loro idoli e Beatles e Byrds. Il bello è che, non contenti dell'improbo compito, complicano il tutto con buone dosi di varia psichedelia mista: alcuni passaggi strumentali moooolto Grateful Dead, altri mooolto Pink Floyd, il tutto condito da arraggiamenti spesso sontuosi ma mai pesanti, ma soprattutto con una grazia e una eleganza davvero rari.
Dalla sterminata discografia direi che si possono estrapolare "Heyday" dell'85, "Magician Among The Spirit" del '98 e anche l'ultimo parto, bellissimo fin dal titolo "Uninvited Like The Clouds".

Mentre sto scrivendo sto ascoltando "It Could Be Anyone". Sconcerto. Un incubo paranoide-percussivo che non avrebbe sfigurato su "A Saucerful Of Secret". Il bello è che poco prima c'è "Comedown", che come si diceva prima, è la perfezione pop.
(Mi suggeriscono che nel film "Donnie Darko" ci sia anche una loro canzone. Graziealcazzo. "Under The Milky Way" è uno dei "singoloni" più belli degli anni '80. Qui su Youtube!)

Il caso dei Lucksmiths invece è un po' diverso, ma a ben sentire neanche poi molto.
Innanzitutto i Lucksmiths sono l'apoteosi dell' indipop. Se un giorno dovrete spiegare ai vostri nipoti cos'era l'indipop, direi che "Warmer Corners" fa decisamente al caso vostro.
Chiacchere e distintivo direbbe qualcuno. Ebbene no. Perchè anche loro rappresentano (a loro modo) la ricerca della perfezione pop. Però loro, a differenza dei Church, la fanno per sottrazione, eliminando pian piano tutti gli orpelli e andando al nocciolo della questione.
Il nocciolo della questione è naturalmente una melodia che ti si stampa in testa prima che finisca (su tutte "The Music Next Door" e "The Chapter in Your Life Entitled San Francisco").
Se proprio si vuole trovare un difetto si potrebbe affermare che tutto il disco scivola via fin troppo facilmente, senza troppi picchi. Insomma i Lucksmiths non fanno male, non ti prendono lo stomaco...però alla fine ti lasciano con un sorriso un po' malinconico e la promessa di rivedersi presto.
(Mi suggeriscono che faranno due date in Italia prossimamente: 11 e 12 settembre a Pordenone e Ravenna. Due posti decisamente accessibili, almeno per me...direi che un giretto me lo faccio anche... amici indi permettendo!)

7 Commenti:

  • Alle 2:41 PM , Blogger ele ha detto...

    gli amici indi non so, ma gli amici indiebloggers (...) ti accoglieranno a braccia aperte! :D
    ovviamente mi riferisco ai concerti dei lucksmiths. mi farei volentieri la doppia, ma maniago è troppo lontano per me, quindi mi accontenterò di essere in prima fila all'hana-bi.

    comunque.. fai benissimo a fare amicizia col pop australiano :) c'è davvero tanta bella musica da ascoltare, da quelle parti..

     
  • Alle 3:18 PM , Blogger accento svedese ha detto...

    interessanti, soprattutto i Luksmiths che forse si avvicinano di più a quello che sto ossessivamente ascoltando in questo periodo. A Ravenna potrei decidere anche di fare un salto,sono li a due passi.
    Un gruppo pop australiano su tutti? gli Avalanches. Dei pazzi, assolutamente. Più che gruppo sono un collettivo di dj e si avvicinano al mio ideale di pop da classifica in un mondo migliore. se ti capita procurateli e dai un ascolto, potrebbero cambiarti la vita, o al limite potrebbero cambiare un'ora della tua vita.

     
  • Alle 3:24 PM , Blogger accento svedese ha detto...

    mi sono poi scordato gli Architecture in Helsinki... australiani anch'essi, bellissimo il loro disco "In Case We Die". Pop con una genialità quasi fanciullesca (?), da ascoltare con il sorriso stampato fisso sulle labbra.

     
  • Alle 3:38 PM , Blogger Cosucce Psicotrope ha detto...

    @ele: si....ma anche tanto rochenrolla ...beibi!!

    @fede: gli avalanches non li conosco assolutamente...mi dici il titolo di un disco?
    gli HIH...il disco ce l'ho in "caldo" da mesi ma devo ancora ascoltarlo.
    Decisamente è arrivato il momento!

     
  • Alle 11:01 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

    Bel post, e pure interessante. Io penso che tu sia sprecato in un piccolo blog...

     
  • Alle 3:41 PM , Blogger accento svedese ha detto...

    il disco degli Avalanches é "Since I Left You", magnifico! a parte questo hanno fatto alcuni EP poi sono spariti dalla circolazione... avrebbero meritato miglior sorte. Cerca di reperirlo, si trova abbastanza facilmente in giro, su discofrisco(un sito di mail order parecchio fico) lo trovi in mid price. intando ascoltati gli AIH, ne vale davvero la pena!

     
  • Alle 12:57 PM , Blogger Kit ha detto...

    Eh tutto il disco con su 'Under The Milky Way' era bellissimo. L'altro singolone da avere è 'Metropolis', credo sul disco prima.
    Nell'ultimo decennio li ho persi di vista però sono molto contenta del revival anche grazie a Donnie Darko e alla cover di Grant Lee Phillips.

     

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