Stanza 218
Giorni spesi inutilmente, seduto in camera.
La mia camera, la cui luce vedo cambiare mano a mano che le ore passano. La luce timida e rilassante della mattina, l’esplosione del pomeriggio che lentamente si spegne e poi la luce artificiale di una lampadina da 100W, attaccata ad un filo leggero, sul soffitto, solitaria e incredibilmente immobile.
Se chiudo la finestra tutto si blocca. Unico segnale di movimento, le mie dita che con il passare delle ore puzzano sempre più di fumo.
Ascolta
ogni cosa qui dentro aspetta un segnale
Puoi leggerlo nelle linee della mano
o nei tuoi volti passati appesi intorno
Sono gli adesivi sulle pareti
E' il tempo che scorre lungo i bordi
Poi l’ignavia si fa intollerabile, il respiro comincia a mancarmi ed un’ansia di FARE QUALCOSA mi assale. Accendo il computer, mia finestra sul mondo, alla ricerca di un essere vivente…ma tutto quello che trovo sono pagine già viste, frasi già lette. Nessuna opportunità di evadere da questa prigione.
D’altronde fissare il telefono non serve di certo a farlo squillare.
D’altronde se qualcuno chiama non è chi speravo fosse.
E’ il prezzo di una solitudine, non subita ma autoimposta. Di cui tuttavia non sentivo alcun bisogno. Comunque dolorosa.
Poi esco e la città mi accoglie ostile come non mai. Anche i soliti visi noti non sembrano così amichevoli. Straniero in casa mia. E tutte le porte sono chiuse e tutte le opportunità negate.
Tavolini che sembrano aspettare altra gente
in un altro momento
Ordinare le stesse cose che mangiamo da una settimana
Perchè siamo stanchi di novità
Oggi siamo partiti
Nessuno ci ha chiesto dove saremmo andati
Perchè quaggiù
quaggiù nessuno immagina chi siamo
Ancora una volta mi sorprendo ad ascoltare i MASSIMO VOLUME.
Perché ascoltarli significa RICORDI STRUGGENTI. Alla quale sono aggrappato con le unghie.
Ricordi di un tempo in cui le cose andavano meglio. In cui anche io ero una persona migliore.
Poi vado a letto. Rassegnato. Perché il giorno dopo sarà stanco, perché il mondo che ritrovo sarà quello che ho lasciato.
La mia camera, la cui luce vedo cambiare mano a mano che le ore passano. La luce timida e rilassante della mattina, l’esplosione del pomeriggio che lentamente si spegne e poi la luce artificiale di una lampadina da 100W, attaccata ad un filo leggero, sul soffitto, solitaria e incredibilmente immobile.
Se chiudo la finestra tutto si blocca. Unico segnale di movimento, le mie dita che con il passare delle ore puzzano sempre più di fumo.
Ascolta
ogni cosa qui dentro aspetta un segnale
Puoi leggerlo nelle linee della mano
o nei tuoi volti passati appesi intorno
Sono gli adesivi sulle pareti
E' il tempo che scorre lungo i bordi
Poi l’ignavia si fa intollerabile, il respiro comincia a mancarmi ed un’ansia di FARE QUALCOSA mi assale. Accendo il computer, mia finestra sul mondo, alla ricerca di un essere vivente…ma tutto quello che trovo sono pagine già viste, frasi già lette. Nessuna opportunità di evadere da questa prigione.
D’altronde fissare il telefono non serve di certo a farlo squillare.
D’altronde se qualcuno chiama non è chi speravo fosse.
E’ il prezzo di una solitudine, non subita ma autoimposta. Di cui tuttavia non sentivo alcun bisogno. Comunque dolorosa.
Poi esco e la città mi accoglie ostile come non mai. Anche i soliti visi noti non sembrano così amichevoli. Straniero in casa mia. E tutte le porte sono chiuse e tutte le opportunità negate.
Tavolini che sembrano aspettare altra gente
in un altro momento
Ordinare le stesse cose che mangiamo da una settimana
Perchè siamo stanchi di novità
Oggi siamo partiti
Nessuno ci ha chiesto dove saremmo andati
Perchè quaggiù
quaggiù nessuno immagina chi siamo
Ancora una volta mi sorprendo ad ascoltare i MASSIMO VOLUME.
Perché ascoltarli significa RICORDI STRUGGENTI. Alla quale sono aggrappato con le unghie.
Ricordi di un tempo in cui le cose andavano meglio. In cui anche io ero una persona migliore.
Poi vado a letto. Rassegnato. Perché il giorno dopo sarà stanco, perché il mondo che ritrovo sarà quello che ho lasciato.
6 Commenti:
Alle 7:11 PM , Anonimo ha detto...
Ma è possibile che io e te stiamo tutto il giorno chiusi in casa a 100 metri di distanza ed è un mese che non ci vediamo????
:D
Alle 12:09 AM , Anonimo ha detto...
povre burbs..
lo siento mucho y tu palabras son las mismas para me, hablando de tempo atras, por decir la verdad...
tu ni me preguntai nada, pero yo te quiero decir que ahora todo es bien, aqui el mundo es differente e yo creo que..
-basta, le parole che ho imparato in spagnolo per articolare un discorso complesso sono finite.
ps: mi blog no es muerto, y tengo una novidad...uq
Alle 8:39 PM , Anonimo ha detto...
L'espressione della Susy che articola un discorso in spagnolo, dev'essere una delle cose più dolci del mondo, una di quelle cose che ti fanno essere immensamente felice di essere un suo simile, un essere umano, e di fare parte di questa assurda macchina complicatissima chiamata mondo.
Un bacio ;)
(x burba voglio recensione dettagliata concerto di Gilmour)
Alle 1:10 PM , Cosucce Psicotrope ha detto...
decisamente avrei le lacrime agli occhi asentirla che parla in spagnolo...poi adesso ha anche un pirsing sul setto nasale stile "toro".
A presto anche le foto del concerto!
Alle 11:34 PM , Anonimo ha detto...
Allora, 'ste foto, 'sto resoconto?
Dai, faccia qualcosa pure Lei che cribbio... tutto io devo fare... dopo aver fondato numerose aziende di successo, ed essere sceso in campo per difendere i diritti di milioni di evasori fiscali come me, devo anche spronarLa a fare quello che per Lei dovrebbe essere un piacere! E che cribbio!
E mi consenta che il template del suo blog ha fatto venire i brufoli sul culo al caro Giulio Tremonti.
Distinti saluti
S. B.
Alle 1:22 AM , Anonimo ha detto...
Giorni spesi inutilmente a guardare le siepi..
topos molto "valentinadorme"...
passavo di qua.
pensavo che sono davvero una stronza.
{ you known }
domani sera?
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